Nel settembre del 1975 Il Teatro del Canguro, allora chiamato semplicemente “Il Canguro”, rappresentava il suo primo spettacolo nell’aia di una casa di campagna nei pressi di Portonovo di Ancona.
Da quella domenica di fine estate sono passati trenta anni e “Il Canguro” non ha più smesso di realizzare e rappresentare i propri spettacoli.
In quella esperienza d’esordio la compagnia usava dei grandi pupazzi che alcuni dei soci fondatori avevano imparato a costruire ed animare avendo frequentato uno dei corsi che l’allora nuovo e innovativo D.A.M.S. di Bologna organizzava.
Furono proprio quei pupazzi colorati e assurdi che crearono il primo legame con i bambini, sodalizio di complicità e reciproca frequentazione che nel corso degli anni si rivelerà sempre più forte e “indissolubile”.
Oggi il Teatro del Canguro è una piccola grande realtà che impiega più di venti tra soci e scritturati, aggrega attorno a sé altri operatori e altre compagnie più piccole, promuove giovani formazioni, rappresenta su tutto il territorio nazionale più di duecentocinquanta repliche all’anno, organizza rassegne e attività in più di quindici comuni della nostra regione, realizza progetti ed effettua interventi su tutte le Marche.
Il trentesimo anniversario cade in un anno particolarmente produttivo e per certi versi eccezionale per quanto riguarda l’attività del Teatro del Canguro, che dal 2000 è stato riconosciuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali come Teatro Stabile d’Innovazione per l’Infanzia e i Giovani della regione Marche.
In tempi non troppo felici per l’economia nazionale e dunque ancora di più per il settore della cultura, dello spettacolo e dell’intrattenimento, il Teatro del Canguro vive un momento di grande espansione e di febbrile lavoro.
Nel corso degli ultimi due anni sono notevolmente aumentati gli spettatori, le rappresentazioni degli spettacoli di produzione e di ospitalità, i contatti con altri operatori del settore e quelli con Enti Locali, Associazioni, Organismi Scolastici, Circuiti di distribuzione e promozione.
Alla fine del 2005 saranno tre i nuovi spettacoli che il Teatro del Canguro avrà realizzato e con i quali affronterà la nuova stagione teatrale che porterà le figure e le storie del Canguro in tante diverse città della nostra penisola.
Nel frattempo, appena terminata l’estate ed archiviate le relative manifestazioni ( “Aghi, spaghi, laghi e draghi...” - “Oh che bel castello!” ) sono già pronti i programmi e i cartelloni per la prossima stagione invernale, con le rassegne di "A perdita d’occhio".
Trenta anni dunque del Teatro del Canguro, trenta anni passati molto velocemente ad incontrare generazioni e generazioni di bambini... gli spettatori delle prime rappresentazioni sono oggi giovani che a loro volta si avvicineranno al teatro con i loro figli, perpetuando il circolo virtuoso della formazione di un sempre nuovo e rinnovato pubblico.